Che cos'è l'emodinamica?
L’emodinamica (o cardiologia interventistica) è quella branca della cardiologia che ha come obiettivo la diagnosi e il trattamento delle patologie dell’apparato cardiovascolare con un approccio ‘percutaneo’. Ovvero ottenendo l’accesso al sistema da trattare attraverso una puntura vascolare (arteriosa o venosa).
L’emodinamica quindi NON utilizza nessuna incisione chirurgica e si avvale nella quasi totalità dei casi della semplice anestesia locale (paziente sveglio e responsivo) o di una leggera sedazione.
Quali patologie trattate?
La nostra equipe possiede competenze ed esperienza per trattare TUTTE le patologie dell’apparato cardiovascolare: dalle affezioni delle valvole cardiache (aortica, mitrale e tricuspide) fino ai restringimenti o ostruzioni che colpiscono le arterie coronarie.
Trattiamo anche il Forame Ovale Pervio in pazienti con pregresso evento ischemico cerebrale mediante il posizionamento di un ‘device’ di occlusione (il famoso ‘ombrellino’) al livello del setto interatriale, ovvero la parete che separa l’atrio di destra da quello di sinistra.
Inoltre, abbiamo una delle più ampie casistiche mondiali nel trattamento dell’arteriopatia obliterante degli arti inferiori, delle stenosi delle arterie renali, dei restringimenti delle arterie carotidi e dei vasi aortici in generale (arterie succlavie).
Infine, trattiamo la patologia aneurismatica dell’aorta in tutti i suoi distretti mediante posizionamento di endoprotesi vascolari per via percutanea.
Quali sono i sintomi?
Le malattie cardiovascolari presentano molteplici sintomi, che spesso permettono di ipotizzare una diagnosi sulla base della natura e della modalità di presentazione dei disturbi riferiti.
Le patologie valvolari si manifestano spesso con una importante riduzione della capacità di esercizio, spesso accompagnata dalla sensazione di ‘fame d’aria’ per sforzi minimi. In alcuni casi (stenosi aortica) possono verificarsi svenimenti improvvisi o comparsa di dolore al petto durante sforzi più o meno intensi. In tutti questi casi è bene consultare lo specialista per avviare un corretto iter diagnostico e terapeutico.
La patologia aterosclerotica cronica che colpisce l’apparato vascolare, al contrario, si manifesta in maniera diversa a seconda del distretto colpito. I pazienti che presentano restringimenti alle coronarie riferiscono generalmente una sensazione di ‘peso’ al petto mentre fanno sforzi; al contrario, i restringimenti delle carotidi possono manifestarsi con disturbi neurologici improvvisi (perdita improvvisa di forza a un degli arti, disturbi del linguaggio, deviazione della rima buccale, etc.) dovuti alla migrazione all’interno dei vasi del cervello di un frammento dalla placca al livello carotideo.
Quando la malattia aterosclerotica colpisce i vasi degli arti inferiori, infine, il sintomo riferito è la presenza di dolore e irrigidimento ai polpacci o alla parte posteriore delle cosce durante la marcia; il dolore è spesso rapidamente alleviato dal riposo. In alcuni casi, può anche manifestarsi a riposo.
Come e quando fare prevenzione?
(Anche in assenza dei sintomi sopra descritti, la patologia aterosclerotica può essere già progredita in maniera rilevante).
Per questo motivo, il cardine per un adeguato trattamento è una diagnosi precoce che permetta di avviare gli opportuni test e terapie in maniera ‘individualizzata’ al singolo paziente.
I pazienti con multipli fattori di rischio cardiovascolare (diabete, fumo, ipertensione, ipercolesterolemia, familiarità, obesità) dovrebbero essere valutati quanto prima da uno specialista dell’apparato cardiovascolare per decidere quali test, tra quelli attualmente a disposizione (Ecocardiogramma Color Doppler, ECG da sforzo, test di imaging durante stress, angio-TAC coronarica), è più opportuno eseguire per rilevare la presenza (eventuale) di una malattia ostruttiva su base aterosclerotica o di una malattia valvolare.
Che differenza c'è con la cardiochirurgia tradizionale?
La cardiochirurgia tradizionale ha rappresentato per molti anni l’unica opzione terapeutica per molte patologie dell’apparato cardiovascolare.
Oggi, le innovazioni tecnologiche e l’aumentata esperienza degli operatori ha permesso alla cardiologia interventistica di raggiungere risultati paragonabili a quelli della chirurgia senza dover ricorrere a incisioni, tagli o interventi demolitivi.
La cardiologia interventistica, che spesso opera con la semplice anestesia locale o con una leggera sedazione, è in grado di trattare quasi tutte le patologie dell’apparato cardiovascolare preservando l’integrità dell’individuo e garantendogli un rapido ritorno alle sue attività quotidiane, senza necessità di lunghi periodi di riabilitazione.
In aggiunta, la cardiologia interventistica offre il vantaggio di poter RIPETERE la stessa procedura un numero pressochè illimitato di volte nel caso in cui vi fosse una ricomparsa della patologia o una perdita di efficacia a distanza.
Come prenotare una visita o una prestazione del vostro team?
Il nostro Team opera ogni giorno presso il Dipartimento Cardiovascolare della Clinica Humanitas Gavazzeni di Bergamo, struttura accreditata con il Sistema Sanitario Nazionale (il che significa che si accede alle prestazioni in maniera analoga a quanto accade nel Sistema Sanitario Nazionale).
Per una valutazione iniziale e per stabilire il corretto iter diagnostico e terapeutico, i nostri specialisti svolgono attività ambulatoriale in diversi centri all’interno del territorio nazionale.
Per informazioni si rimanda alla sezione contatti.
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